Quando ci si trova a dover affrontare la separazione o il divorzio, spesso uno dei primi problemi che si pongono è quello che riguarda la scelta dell’avvocato dal quale farsi assistere.
Quando ci si trova a dover affrontare la separazione o il divorzio, spesso uno dei primi problemi che si pongono è quello che riguarda la scelta dell’avvocato dal quale farsi assistere.
Non si tratta soltanto di individuare un avvocato che sia competente perché esperto nel diritto di famiglia e quindi nella trattazione delle problematiche della separazione e del divorzio.
Certamente rivolgersi a un avvocato e a uno studio che abbia esperienza specifica nelle materie della separazione e del divorzio è una buona premessa per poter contare su una assistenza qualificata.
Quando si cerca un avvocato esperto in diritto di famiglia si pensa prima di tutto ad un avvocato civilista.
L’esperienza maturata dal nostro studio legale associato, che a Venezia da trent’anni svolge attività anche nel settore del diritto di famiglia, ci ha portato in verità a creare un vero e proprio team di professionisti, sia civilisti che penalisti, ciascuno con competenze specifiche e tra loro complementari, dedicati all’assistenza dei clienti che si rivolgono al nostro studio per ottenere la separazione o il divorzio. Sempre più spesso le problematiche che si devono affrontare quando ci si trova a dover gestire la separazione o il divorzio, riguardano trasversalmente il diritto civile e il diritto penale e richiedono da parte dell’avvocato esperienza e professionalità in entrambi i campi.
Per questo motivo nel nostro studio l’assistenza per le cause di separazione e di divorzio viene fornita affidando il caso ad un team di avvocati ciascuno dei quali seguirà gli aspetti di propria competenza lavorando in sinergia e confronto continuo con gli altri colleghi che seguono la vicenda.
Ma quando si deve scegliere l’avvocato per la separazione o il divorzio si tratta anche di decidere se sia opportuno farsi assistere entrambi dallo stesso avvocato.
In caso di separazione consensuale o di divorzio congiunto, quando cioè i coniugi si rivolgono al Tribunale avendo già trovato un accordo sulle condizioni che dovranno regolare la loro separazione o il divorzio, essi possono essere rappresentati entrambi da un solo avvocato.
L’avvocato al quale i coniugi si rivolgono perché hanno trovato un accordo può senz’altro difendere entrambi nella procedura di separazione consensuale o di divorzio congiunto perché le due parti non sono tra loro in conflitto di interessi e quindi l’incarico può essere svolto nell’interesse di entrambi.
Esaurito questo incarico però, l’avvocato che li ha assistiti entrambi non potrà più, in alcun caso neppure a distanza di anni, difendere uno dei due contro l’altro in una successiva controversia tra loro.
Capita assai spesso che i coniugi, pur intenzionati a trovare un accordo per una separazione consensuale o un divorzio congiunto, non lo abbiano ancora raggiunto nel momento in cui si rivolgono all’avvocato e cerchino di raggiungerlo proprio grazie all’assistenza dell’avvocato.
E’ in questi casi che diventa particolarmente delicato il tema della scelta dell’avvocato e si pone il problema di decidere se rivolgersi entrambi allo stesso avvocato, avvocato che magari sia stato scelto, indicato o suggerito dal proprio ex o dalla propria ex.
La prima domanda che viene spontaneo porsi infatti è: se vado anch’io dall’avvocato scelto dal mio ex partner, posso essere sicuro che questo professionista, seppur scelto da mia moglie potrà curare nella stessa misura gli interessi di entrambi e saprà suggerire accordi che soddisfino entrambi?
Per dare risposta a questo interrogativo occorre risolverne uno a monte:
Se l’incarico viene conferito formalmente da entrambi, l’avvocato secondo gli obblighi del mandato ricevuto è tenuto a tutelare gli interessi di ciascuno dei due. Di conseguenza ha anche l’obbligo di rinunciare al mandato quando si verifichi una situazione anche di potenziale conflitto tra le due posizioni. E la rinuncia deve per forza essere formalizzata dall’avvocato nei confronti di entrambi altrimenti incorre in un grave illecito disciplinare.
Se invece solo uno dei due coniugi abbia dato incarico a un legale e l’altro coniuge lo contatti senza procedere a sua volta alla nomina di un proprio difensore, in questo caso non si crea automaticamente alcun rapporto professionale tra il secondo coniuge e il legale nominato dal primo, perciò l’avvocato è certamente legittimato a svolgere l’incarico, anche se finalizzato a trovare un accordo consensuale, nell’esclusivo interesse del suo unico assistito.
Bisogna poi in concreto distinguere quando ci troviamo di fronte all’una o all’altra ipotesi.
Questo è il caso più semplice da risolvere. Fin dal suo primo intervento l’avvocato ha chiarito in modo esplicito che ha avuto incarico fiduciario da uno dei due. Se il destinatario di una simile comunicazione decide comunque di rivolgersi direttamente a lui, lo fa nella piena consapevolezza di rivolgersi all’avvocato della controparte. Finché non venga formalizzato l’incarico a questo avvocato anche da parte del secondo coniuge, non si instaura alcun rapporto fiduciario e dunque se la trattativa si dovesse interrompere per l’impossibilità di trovare un accordo sulle condizioni della separazione o del divorzio, l’avvocato non è tenuto a rinunciare al mandato che ha ricevuto dal suo unico cliente.
In questa situazione possono a volte annidarsi delle ambiguità nel senso che può maturare la convinzione di essere entrambi assistiti dal medesimo legale ma non è per forza così: l’avvocato può riceve nel suo studio anche il secondo coniuge, insieme al primo o anche da solo, può discutere con ciascuno e con entrambi delle possibili condizioni della separazione consensuale o del divorzio congiunto, può assumere informazioni sulla situazione personale e patrimoniale di entrambi, riservandosi però di estendere il mandato difensivo anche a favore del secondo soltanto quando si sarà concretamente trovato l’accordo.
Poi magari la trattativa non va a buon fine e il secondo coniuge si vede notificare una richiesta di separazione o divorzio giudiziale proprio da questo avvocato.
E’ opportuno che l’avvocato chiarisca fin dal suo primo incontro con gli interessati se ha assunto un incarico da parte di entrambi o se invece sta cercando di trovare un accordo consensuale nell’interesse del suo unico assistito.
Questo consente alla parte di decidere consapevolmente come comportarsi in questa fase della trattativa. In particolare, quando è chiaro che si sta interloquendo con il legale di fiducia già nominato dall’ex partner e la trattativa si preannuncia complessa tanto che non è certo che si possa concludere con un accordo, occorre valutare attentamente se gestirla personalmente o rivolgersi a propria volta ad un proprio legale. Si deve tener presente che se non si arrivasse poi all’auspicata definizione consensuale, si sarebbero fornite al legale di controparte tutta una serie di informazioni e notizie che potrebbero poi venire usate nel procedimento contenzioso.
Avv. Paola Dalla Valle
Avvocato divorzista Mestre
Vuoi richiedere una consulenza ad un avvocato esperto in diritto di famiglia? Contatta l'avv. Paola Dalla Valle dallavalle@legalivenezia.it o chiedi un appuntamento telefonando allo 0410988003