Recentemente, ci si è chiesti se il termine triennale dalla esecuzione della condanna, come previsto dall'art. 179 c.p., o lo stesso termine in caso di estinzione della pena, valga anche per le pene dichiarate estinte ai sensi degli articoli 172 e seguenti c.p. Inoltre, è importante comprendere cosa si intenda per “prove effettive e costanti di buona condotta” richieste dall’art. 179 c.p. per concedere la riabilitazione.
RIABILITAZIONE DA PRECEDENTI CONDANNE: ANCHE IN CASO DI PENA ESTINTA PER PRESCRIZIONE
Recentemente, ci si è chiesti se il termine triennale dalla esecuzione della condanna, come previsto dall'art. 179 c.p., o lo stesso termine in caso di estinzione della pena, valga anche per le pene dichiarate estinte ai sensi degli articoli 172 e seguenti c.p. Inoltre, è importante comprendere cosa si intenda per “prove effettive e costanti di buona condotta” richieste dall’art. 179 c.p. per concedere la riabilitazione.
Irrilevanza delle Cause Estintive della Pena Nonostante non vi siano decisioni esplicite della Suprema Corte sul tema, il principio può essere ricavato da diverse sentenze, tra cui Cass. pen., Sez. I, Sent., 20/12/2007, n. 47447. In questo caso, il ricorso per cassazione è stato rigettato non per la causa estintiva, ma per l'inadempimento dell'obbligo di pagare le spese di giustizia.
Prove di Buona Condotta La Corte di Cassazione ha chiarito che il condannato deve dimostrare di essersi ravveduto, mantenendo una buona condotta e astenendosi da ulteriori atti riprovevoli. Non è necessario dimostrare comportamenti positivi di valore morale, ma è essenziale che la buona condotta sia mantenuta fino alla decisione sull'istanza (Cass. pen., Sez. I, Sent., 17/01/2024, n. 2095).
Obbligazioni Civili e Spese Processuali Per ottenere la riabilitazione, il condannato deve soddisfare tutte le obbligazioni civili derivanti dal reato, comprese le spese processuali. Queste devono essere pagate integralmente, non pro quota, tra i condannati per lo stesso reato (Cass. pen., Sez. I, Sent., 26/01/2006, n. 18030).
Reddito e Intento Risarcitorio In caso di riabilitazione, se il condannato percepisce un reddito, deve dimostrare un intento risarcitorio compatibile con le proprie entrate. Se sostiene di non poter pagare, deve fornire prove oggettive delle sue condizioni economiche e familiari (Cass. pen., Sez. V, Sent., 21/10/1998, n. 5048).
Conclusione Per ottenere la riabilitazione, non importa la causa di estinzione della pena, ma è fondamentale dimostrare una buona condotta costante fino alla decisione sull'istanza e adempiere alle obbligazioni civili derivanti dal reato, comprese le spese di giustizia.
Marco Vianello Avvocato in Venezia e Treviso marcovianello@legalivenezia.it