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VACCINO ANTI COVID AL FIGLIO MINORE: IL GENITORE NO VAX NON PUO’ DECIDERE PER IL FIGLIO

La posizione “no vax” del genitore non tutela adeguatamente il figlio minore: il tribunale lo può sospendere dalla responsabilità genitoriale.

IL GENITORE NO VAX NON PUO’ DECIDERE PER IL VACCINO DEL FIGLIO
IL GENITORE NO VAX NON PUO’ DECIDERE PER IL VACCINO DEL FIGLIO

La posizione “no vax” del genitore non tutela adeguatamente il figlio minore: il tribunale lo può sospendere dalla responsabilità genitoriale.

IL TRIBUNALE SOSPENDE IL GENITORE CHE NON VUOLE IL VACCINO ANTI COVID PER IL FIGLIO MINORE

Con una recentissima e articolata decisione il Tribunale di Milano ha giudicato essere di grave pregiudizio per la salute del figlio la posizione del genitore “no vax” che in pratica si dichiara contrario al vaccino anti covid del minore se lo fa con motivazioni aprioristicamente oppositive nei confronti della scienza medica internazionale, secondo teorie diffuse tra pochi soggetti che si pongono al di fuori della comunità scientifica e che sono in contrasto con i dati oggettivi condivisi dalla scienza medica internazionale.

VACCINO ANTI COVID AL FIGLIO MINORE: A CHI SPETTA LA DECISIONE QUANDO L’AFFIDO E’ CONDIVISO

Come tutte le questioni che attengono alla salute, la decisione se sottoporre o meno il figlio minore di età al vaccino anti covid rientra tra quelle di particolare rilevanza e quindi normalmente va presa con il consenso di entrambi i genitori che abbiano la responsabilità sul minore. E’ questa infatti la regola generale per tutte le questioni di maggiore importanza, sia quando i genitori sono conviventi in base all’art. 316 c.c., sia nei casi in cui sia intervenuta separazione, divorzio o si sia interrotta la convivenza.

L’art. 337 ter codice civile chiarisce infatti che nella normalità dei casi, quando il minore è affidato congiuntamente ai genitori, le scelte principali vanno prese di comune accordo mentre è soltanto per l’ordinaria amministrazione che essi possono assumere decisioni separatamente l’uno dall’altro.

VACCINO ANTI COVID AL FIGLIO MINORE IN AFFIDO ESCLUSIVO

Anche nei casi in cui il Tribunale abbia disposto che il figlio minore sia affidato in via esclusiva ad uno soltanto dei genitori ai sensi dell’art. 337 quater c.c., è da ritenere che le decisioni di maggiore interesse, tra cui anche quella sul vaccino anti covid, debbano essere prese con il consenso di entrambi salvo i casi in cui sia stata attribuita espressamente al genitore affidatario la possibilità di assumere da solo anche le decisioni più importanti per il figlio minore. Spesso in questi casi si parla di affido “superesclusivo”, ad indicare che in pratica tutte le prerogative genitoriali sono attribuite ad un genitore soltanto.

VACCINO ANTI COVID AL MINORE: SE ENTRAMBI I GENITORI SONO CONTRARI

Questa eventualità si pone quando entrambi i genitori che hanno la responsabilità sul minore sono contrari a somministrare il vaccino anti covid al figlio minore. Naturalmente non stiamo parlando del caso in cui ci siano specifiche ragioni medico sanitarie legate alla salute pregressa del minore che sconsigliano di sottoporlo al vaccino anti covid (malattie pregresse, reazioni avverse ad altro vaccino o altre controindicazioni particolari) ma del caso in cui i genitori abbiano una posizione contraria in linea generale alla somministrazione del vaccino anti covid al loro figlio minore.

Poiché, come detto, non si tratta di un vaccino obbligatorio, in linea generale non potrà esserci alcuna conseguenza negativa a carico dei genitori per l’omesso vaccino anti covid.

VACCINO ANTI COVID: QUANDO IL CONTRASTO E’ TRA I GENITORI E IL FIGLIO MINORE

Alcuni Tribunali hanno tuttavia dovuto affrontare una situazione molto delicata: il caso del minore di età che nonostante il dissenso di entrambi i genitori che su di lui esercitano la responsabilità genitoriale manifesti la volontà ricevere il vaccino anti covid.

Considerato che il minore di età non ha la capacità di agire in giudizio e dunque nemmeno quella di ricorrere da solo al giudice, per ottenere l’autorizzazione al vaccino contro il volere degli esercenti la responsabilità genitoriale si è fatto ricorso alla nomina di un curatore speciale cui è stata attribuita la rappresentanza sostanziale del minore a causa del conflitto esistente con i genitori.

Si è poi reso necessario accertare la effettiva volontà del minore riguardo al fatto di ricevere il vaccino anti covid attraverso l’ascolto da parte del giudice, verificando che il minore si dimostri capace di discernimento. In caso affermativo si poi è fatta applicazione dei principi sanciti anche dall’art. 3 della l. 219/2017 in materia di consenso informato del minore di età ai trattamenti sanitari. Secondo tale norma “la persona minore di eta' o incapace ha diritto alla valorizzazione delle proprie capacita' di comprensione e di decisione, nel rispetto dei diritti di cui all'articolo 1, comma 1.

Deve ricevere informazioni sulle scelte relative alla propria salute in modo consono alle sue capacita' per essere messa nelle condizioni di esprimere la sua volontà'”.

In applicazione di questi principi il minore è stato poi autorizzato a ricevere il vaccino anti covid nonostante il parere contrario dei propri genitori.

Del resto lo stesso Comitato di Bioetica con un parere del 30 luglio del 2021 ha da un lato sottolineato la necessità della informazione sul vaccino anti covid rivolta direttamente anche agli adolescenti e dall’altro ha affermato che qualora la volontà di vaccinarsi del c.d-grande minore (cioè del minore che si avvicini alla maggiore età) sia in contrasto con quella dei genitori, l’adolescente dovrebbe essere ascoltato da personale medico con competenze pediatriche e la sua volontà dovrebbe prevalere in quanto coincide con il migliore interesse della sua salute psicofisica e della salute pubblica.

VACCINO ANTI COVID AL MINORE SE UNO DEI GENITORI E’ “NO VAX” : NON VA ASCOLTATO IL MINORE DI ANNI 11

Il caso affrontato dal Tribunale di Milano con il provvedimento del 2 settembre 2021 vedeva i due genitori su posizioni contrapposte riguardo all’opportunità di somministrare il vaccino anti covid al figlio minore che però non era un “grande minore” ma era una minore di soli 11 anni.

Perciò il Tribunale aveva escluso l’opportunità di procedere all’ascolto della minore per raccogliere la sua volontà quanto al vaccino anti covid perché si trattava di problematica sanitaria che un minore di soli 11 anni non sarebbe stato in grado di valutare in quanto implicante una capacità di discernimento maggiore.

RIFIUTO DEL GENITORE A SOMMINISTRARE IL VACCINO ANTI COVID AL MINORE: SBAGLIA LA MAMMA NEGAZIONISTA

Nel caso esaminato dal giudici del Tribunale di Milano la madre si era dichiarata contraria al vaccino anti covid con argomentazioni molto radicali e tendenti a negare da un lato la validità degli assunti della scienza medica tradizionale e dall’altro a contestare la pericolosità dell’infezione da Covid che secondo lei sarebbe una mera malattia influenzale, scarsamente letale e resa più aggressiva sostanzialmente dalle omissioni da parte governativa di cure e terapie tempestive oltre che dalla limitazione delle attività fisiche all’aria aperta e infine ance dall’utilizzo delle mascherine che diminuendo l’apporto di ossigeno minando le condizioni fisiche e psicologiche delle persone e compromettendone il sistema immunitario. Secondo lei il vaccino era oltretutto ancora sperimentale.

Il Tribunale ha giudicato questa posizione “oltranzistica”, “che non tollera dubbi ma esprime certezza assolute” in contrasto con dati epidemiologici certi e riscontrabili in tutto il mondo sia per quanto riguarda la letalità dell’infezione sia per quanto riguarda la sicurezza del vaccino è “frutto di ideologie estremistiche”.

Altro sarebbe esprimere perplessità e timori, certamente comprensibili allorché ci si imbatte in questioni che attengono alla salute nostra e dei nostri figli,” ha sancito il Tribunale ma “la madre non si pone nell’ottica di un legittimo confronto tra i genitori sulla opportunità di somministrare il vaccino anti covid alla figlia allorché avrà compiuto 12 anni ma vi si oppone assolutamente e definitivamente”.

Secondo i giudici Milanesi la madre della minore sbaglia nella sua posizione aprioristicamente negativa in quanto non tiene conto che le autorizzazioni al vaccino anti covid provengono dall’EMA (Agenzia Europea per i medicinali) e dall’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) , trascura le esortazioni del Consiglio superiore della sanità e non valuta a dovere le esortazioni del comitato nazionale di bioetica. Infine non riflette sulla doverosità sociale ed etica del vaccino ribadita anche dal Presidente della Repubblica.

VACCINO ANTI COVID AL MINORE: NON POTRA’ DECIDERE IL GENITORE NON VAX

In definitiva la madreche si oppone tout court e questa posizione viene considerata di grave pregiudizio per la salute della figlia minore. In conseguenza il Tribunale ha autorizzato il padre ad assumere da solo le decisioni relative alla salute della minore ed ha conseguentemente limitato la responsabilità genitoriale materna in relazione alle questoni di salute della figlia minore.

VACCINO ANTI COVID AL MINORE: IL TRIBUNALE DECIDE SOLO …CHI DOVRA’ DECIDERE SE FARE IL VACCINO

E’ importante segnalare che il Tribunale non ha deciso che la minore debba essere sottoposta al vaccino anti covid e quindi non ha imposto ai genitori una determinata condotta ma ha soltanto autorizzato il padre a valutare, in autonomia, senza l’accordo della madre, visti gli approdi della scienza, le autorizzazioni degli enti erogatori, le norme di legge, le raccomandazioni del pediatra che segue la minore, se sia necessario o anche solo opportuno somministrare il vaccino anti covid provvedendo di conseguenza.

La madre non potrà esprimersi con una opinione vincolante per il padre perché le è stato sottratto dal giudice questo ambito di decisioni riguardo alla figlia minore. Ella viene anzi ammonita ai sensi dell’art. 709 ter cpc affinché non ostacoli l’effettuazione del vaccino e dei tamponi e non ostacoli l’uso da parte della minore della mascherina anti covid.

Paola Dalla Valle

Avvocato familiarista in Venezia e Treviso

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